Tia, Brucchi: «E' aumentata, ma le responsabilità vanno cercate altrove». «Ecco quello che il Pd non dice»

TERAMO – "Nessuno ha negato che la Tia ha subìto aumenti, ma non sono certo imputabili a questa amministrazione, ma ai costi introdotti dal Governo Letta ‘amico’ della Di Pasquale e dei consiglieri del Pd". Il sindaco Brucchi non ci sta ad essere tacciato come "il responsabile" degli aumenti nelle cartelle che in questi giorni sono state recapitate nelle case dei teramani (articolo in basso, ndr) e punto per punto spiega perchè la tariffa è aumentata, ma soprattutto "quello che – per il sindaco- il Pd non dice". Per prima cosa Brucchi chiarisce le proporzione degli amministrativi assunti alla Team: "Non è vero che c’è un impiegato ogni 5 operai. Il rapporto è di un amministrativo ogni 10 operai, come è giusto che sia in una società di servizi. Piuttosto rilevo che al Ruzzo, società amministrata per anni dagli amici di partito di Manola Di Pasquale, il rapporto è di 1 amministravo ogni 2 operai e tutti conosciamo la posizione debitoria in cui versa la società acquedottistica". "Il Pd – prosegue il sindaco – rileva gli aumenti della tariffa, ma sbaglia a individuare i responsabili. La Tia è lievitata infatti per via degli aumenti del Governo Letta che ha inserito nella Tares (‘regime Tares a cui non ero certamente favorevole’) una voce di costro relativa ai cosiddetti ‘servizi indivisibili’ (strade, pubblica illuminazione, ecc.). Questa quota va al Governo e non alle casse comunali". "Il Pd omette ancora di dire che dall’anno scorso la legge ci impone di inserire lo smaltimento del percolato nel Piano economico e finanziario della Team e non, come avveniva in passato, nel bilancio comunale. Se l’ammministrazione Sperandio, dunque ‘amica della Di pasquale’ avese accantonato negli anni la somma congura per chiudere la dscarica, oggi i cittadini non si troverebbero a dover fare i conti con questo problema". "Quello che il Pd non dice – conclude il sindaco – è che l’anno scorso siamo stati tra gli unici tre Comuni in Italia ad aver ridotto la Tia del 4,8%, tariffa che invece è aumentata in tutti i Comuni d’Italia, compreso Firenze amministrata da Renzi, anche qui ‘amico’ della Di Pasquale". "Certamente rilevo anch’io che la Tia è aumentata- dice infine il sindaco – ma il Pd bluffa e imputa alla mia Giunta, colpe che dovrebbe imputare a se stesso".